Non entrerà in paradiso colui che ha in cuore un granello di superbia, foss'anche del peso di una formica. Dio è bello e ama la bellezza, e la superbia è il disprezzo della verità della gente.

Maometto

Muslim, Nawawì I,72(2)

 

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LEGALITA' E LEGGITTIMITA' ETICA

La Sch'aria (o legge islamica) , attraverso l' interpretazione del Corano e (secondariamente) degli adith del profeta, si sforza di offrire un quadro legale-comportamentale adatto allo specificità di una società che sia legittimamente etico. Non sempre i giuristi musulmani da luogo a luogo, da tempo a tempo, sono riusciti a far collimare le due cose. Allo stesso modo in occidente dove la legalità è talora andata in evidente contrasto con la legittimità. Pensiamo alle leggi razziali dei fascismi o dove gli interessi dei dittatori o di mafiosi hanno finito per rendere legale ogni sorta di abuso sulle persone, sulle cose e sull'ambiente rendendo illegale la richiesta di giustizia contro gli stessi abusi. L'individuo nelle fasi critiche di ogni civiltà  si è trovato nella morsa di scegliere se accettare una ingiustizia legalizzata o rispondere ad un senso di giustizia, di legittimità etica perseguito penalmente. In genere si sono formati  i codazzi dei codardi o degli sfruttatori di un sistema e dell'altra parte dei ribelli. A livello psico-sociologico tutti costoro fanno parte di una massa che risponde a favore o contro un'autorità. Ogni singolo ha una storia, una caratterologia dalla quale si può comprendere perché si sia accodato al branco oppure si sia rivoltato. Il sufi , pur essendo informato su ciò che accade nel mondo, di bene e di male, è sempre rimasto fuori dal gioco ma tutt'altro che ininfluente. Un'azione più profonda che ricorda ed esemplifica in concreto il bene e l' utile  (opposto a  quello immediato ed irresponsabile dello psicopatico o dell'idiota) ha fatto da lievito in ogni società. I modi con cui opera non fanno parte di una reattività ordinaria, né rispondono a fini ideologici. Il sufi sa pazientare, anche se potesse non prenderebbe mai per il colletto l'umanità per portarla verso un bene che in assoluto solo Dio conosce, sa anche che l'umanità deve passare attraverso i suoi veleni e le sue disperazioni per poter evolvere e responsabilizzarsi.  Nè si sente superiore a nessuno per cui è tra la gente, all'altezza di ogni suo prossimo in un dialogo che arricchisce entrambi. Del resto   ogni saggezza viene da Dio, all'uomo lo sforzo dell'attenzione, del ricordarsi   che ognuno sarà ripagato (e dovrà pagare) per quello che ha fatto(Corano).

 

 

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