Nel mondo vi è una sola cosa che non puoi dimenticare. Se ogni altra cosa, tu la trascuri, non è poi così grave se la perdi. Ma se anche ti prendi cura di tutto, se compi ogni cosa, e quella è l'unica che trascuri ,in realtà non hai compiuto nulla. E' simile all'ordine datoti da un re che ti invia per questo in un paese: se tu te ne andassi a fare cento altri compiti, senza adempiere a quell'incarico che ti sei assunto in realtà non avresti fatto nulla. L'uomo è venuto in questo mondo con un compito ,e questo compito è il suo fondamentale: se egli non lo esegue, è in verità uno che non ha compiuto nulla (...) "Ho creato le cose per te e ti ho creato per Me..."

Jalal ad Din Rumi dal Fihi-ma-fihi ed Psiche 95

SCIENZA DELLE CAUSE SECONDE

Nella sapienza islamica e cristiana, come del resto in tutte le religioni, l'affidamento totale al divino (la Causa Prima)  ha tutt'altro che precluso il riconoscimento del valore dell'analisi scientifica per capire le cose, ossia i motivi che spiegano i fenomeni fisici, biologici, psichici, sociali ( le Cause Seconde ). In pratica: se sei ammalato abbi fiducia in Dio ma usa anche i rimedi appropriati perché Dio ha dato all'uomo l'intelligenza per scoprirli e trarne vantaggio. Per questo troviamo,   soprattutto nell'islam,  mistici elevati che erano anche scienziati profondi in tutti i campi del sapere. E questa libera ricerca delle cause seconde non ha limiti, è il libro della natura che, dicono i mistici, rimanda sempre alla Causa Prima infinita nello dispiegarsi in altrettanti infiniti possibili. Se è successo che certe istituzioni religiose talvolta si siano opposte a questa investigazione è solo per ignoranza (anche quando c'erano motivazioni ideologiche, per paura che la verità potesse svantaggiare taluni interessi ) che, in fondo, è l'unico male dal quale procedono gli altri. Primo fra tutti ignorare la Fonte Una del Tutto. Per questo i musulmani iniziano ogni lavoro, ogni comunicazione ed ogni ogni giornata dicendo: "nel nome di Dio Misericordioso e Misericorde ".