"Così in una lettera ai suoi allievi  il Maestro Gabriele Mandel ricorda Giovanni della Croce"

 

 

Stimatissim/o/a: ognuno di noi è un musaico; composto dalle tessere che gli son state date alla nascita, da quelle che il mondo esterno in tutte le sue componenti gli ha dato, da quelle che egli ha raccattato durante il cammino. Questo grande musaico è fatto a volte da tessere di pietra, grezze e di poco valore, altre volte sono marmette, ed altre ancora paste vitree, fondi oro e fondi argento. La coerenza spesso non è di casa, ma per lo più le tessere son compatibili fra di loro comunque siano. Tuttavia non sempre il disegno che il musaico raffigura è chiaro e ben evidenziato; le tessere sono messe giù alla rinfusa, a volte anche notevolmente scombinate. Per lo più passiamo la nostra vita a risistemare le tessere per capire quale immagine raffigurano; e appunto rammento che "noi siamo sulla terra per cercare, non per trovare!" Ci aiuta in questo lo specchio: lo specchiarsi negli altri, il dialogare con gli altri.

Ritengo che il suo mosaico sia fatto di preziose paste vitree, fondi oro e fondi argento, marmi scelti e di qualità. Continui a rimescolare le sue tessere e a collocarle, nella ricerca del tema d'insieme.

Ci arriverà esattamente il giorno in cui morirà, e vedrà allora che il disegno d'insieme è la rappresentazione di Dio.

Lo specchiarsi, ossia il dialogo con lei è necessario "anche" a me: mi scriva ancora. Cordialissimi saluti, Gabriele Mandel                    

Per raggiungere ciò che ora non godi,

devi passare per dove non godi.

Per arrivare a ciò che non sai,

devi passare per dove non sai.

Per arrivare al possesso di ciò che non hai,

devi passare per dove non hai.

Per giungere a ciò che non sei,

devi passare per dove non sei.”

                  San Giovanni della Croce,

                         Il Monte della Perfezione