archivio IV

 

 

COSA SI PERDE !

Un uomo raffinato e colto chiese ad un barcaiolo di trasportarlo dall'altra parte del lago. Questo gli rispose  in modo così sgrammaticato da lasciare inorridito l'erudito viaggiatore: << ma che linguaggio barbaro e senza stile! Presumo quindi che lei non conosca i classici della nostra letteratura, esemplificando, Hafiz le ricorda  qualcosa? E Layla e Mamun ?>> . Al nicchiare del suo interlocutore proseguì: << Caro signore, lei è un poveretto che si è perso metà della sua vita !>> . Ormai nel mezzo dell'attraversamento del lago  si sollevò un forte vento con raffiche di pioggia. Le onde si fecero sempre più minacciose fino a far scricchiolare l'imbarcazione che infine cedette. Pochi istanti prima del naufragio il vecchio barcaiolo ebbe il tempo di urlare al  viandante : << lei sa nuotare?>> No rispose quello. <<E allora sappia che ha perso tutta la vita.>>

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L'OMBRA

C'era una volta un imperatore così grande, ma così grande che anche il suo nome doveva essere scritto tanto grande che non starebbe in questa pagina.  Sua maestà un bel giorno andando a caccia si perse nel bosco, girovagò quindi  fino a che trovò una casupola dove viveva un uomo con la sua famiglia. Venne ben accolto da quella povera gente e rimase a cenare con loro. L'imperatore in quelle poche ore assaporò un po' di serenità, di genuinità nei sentimenti, nei gesti e nelle parole sconosciute nel mondo degli intrighi di potere di corte. Ma alla fine non riuscì a trattenere il suo bisogno di sentirsi importante davanti a chiunque e disse all'uomo che se ne stava in un angolo ad aggiustare un paio di scarpe del figliolo:  <<ho apprezzato la vostra gentilezza e voglio sdebitarmi, io sono l'imperatore, chiedetemi qualsiasi cosa affinché io provveda >>. L'uomo alzò lo sguardo verso la sua imponente figura : << si un favore le chiedo: può spostarsi un po' dalla finestra che mi fa ombra mentre lavoro?>>

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LA GIUSTA MISURA

Lui:"...dopotutto è solo una gatta" Lei: "...dopotutto è solo un essere umano"

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TANTI MODI PER ESSERE TALEBANI

- Ma guarda come i talebani riducono le donne in nome dell'Islam!

- Ma quello è Beppe Grillo come lo vogliono le televisioni italiane in nome della libertà di espressione! (2003)

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Puoi Chiamarlo Allah, Nirvana, Cielo, Grande Spirito,Cristo ma comunque Egli non ti risponderà ! . Se non hai fede. Se hai fede puoi anche non chiamarlo : Egli ti risponderà con la Presenza che mai ha cessato di esserti vicino, più vicino di quanto tu sia a te stesso .

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UN PONTE TRA DUE RIVE

di Fatima Patrizia D'Amico

Spesso la gente mi chiede perché io Italiana, che ho praticato attivamente la religione cattolica, che non sono stata spinta da motivazioni esterne, come l'aver sposato un musulmano, mi sono convertita alla religione islamica.

Capisco che la mia scelta possa lasciare perplesse molte persone, spesso le scelte avvengono per motivazioni che non sono legate né alla logica, né alla razionalità ma solo indotte da un proprio vissuto personale, per cui a questa domanda potrei rispondere solo raccontando la mia vita e le esperienze ad essa legate, e forse e  sottolineo il forse, qualcuno sarebbe in grado di trovarvi la risposta alla domanda che mi ha posto.

Ma la mia intenzione non é quella di annoiarvi con il racconto della mia vita, preferisco invece comunicare le conoscenze e la ricchezza che da questa scelta mi sono arrivate.

E' giusto però che faccia una premessa: io non sono diventata musulmana avendo conosciuto per prima cosa la religione islamica ma perché un bel giorno ho incontrato il sufismo, che ne rappresenta la parte mistica ed esoterica, è stato il desiderio di poter percorrere dall'interno questa via che mi ha spinto ad avvicinarmi alla religione a cui esso appartiene.

La prima cosa che sono stata costretta a fare è stato mettere da parte pregiudizi dovuti all'ignoranza, nel senso etimologico della parola - mancanza di conoscenza- , luoghi comuni e false credenze e acquisire le dovute conoscenze.

Ad un certo punto però mi sono trovata di fronte ad un bivio: o lasciarmi assorbire totalmente da una religione così saldamente ancorata ad una cultura ed ad una mentalità che mi erano completamente estranee e quindi perdere e rinnegare anche le mie radici culturali, o restando salda alle mie radici e quindi figlia della mia cultura e del mio tempo , vivere la fede in Dio attenendomi alle regole della religione islamica ma soprattutto percorrendo la tarika (via) del sufismo.

Piano, piano ho preso coscienza che esistono tanti Islam quanti sono coloro che lo professano, infatti noi qui siamo abituati a rapportarci per la maggioranza con islamici provenienti dalle aree di cultura araba o arabofona dimenticandoci che in realtà i praticanti di questa religione sono sparsi ovunque :   esistono comunità islamiche molto consistenti in molti altri paesi come l'Indonesia o le isole Comores con una cultura e una storia molto diverse eppure siamo tutti legati dalla stessa fede e dalle stesse regole religiose tanto che fra di noi ci chiamiamo fratelli e sorelle.

Lo stesso problema che ho incontrato io abbracciando questa religione, so per certo che lo incontrano tante donne immigrate: la paura di perdere la propria identità culturale, e qui la religione diventa anche un modo per affermare la propria identità culturale e si viene a perdere la separazione fra regole religiose e tradizioni legate ad una cultura, molto spesso questa mancanza di confine diventa fonte di confusione per i non musulmani, giornalisti compresi, e porta inevitabilmente ad accese discussioni fra i musulmani.

Io personalmente mi sono posta come un ponte tra due rive, perché ritengo che la diversità non impoverisce, anzi, è apportatrice di ricchezza per tutti coloro che, consci del loro essere e non volendo prevaricare nessuno per affermare se stessi, hanno la capacità del confronto e del dialogo, questo é il motivo che mi spinge ormai da 4 anni a testimoniare attraverso la mia esperienza il mio vissuto di fede.

Roma, 1 marzo 2001

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RIFLESSIONI

Riflessioni sul secolo xx : I comunismi ed i fascismi hanno portato il mondo ad una sofferta agonia! Ma non bisogna disperare, ci penserà il capitalismo a dargli l'eutanasia.

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CONFINI

Scusate, datemi una informazione. Chi di voi due sta insegnando all'altro a segnare i confini territoriali ?

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TRASPORTO

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ATTENZIONE, ATTENZIONE E ATTENZIONE

Stai attento, attento e attento, mi disse il vecchio prima di morire, che tutte le emozioni , i sentimenti , le azioni buone e cattive rivolte verso gli altri, sia pur nei confronti di un animaletto, sono specchi reali che diventano parte di te. Quindi non preoccuparti se tanti malvagi sembrano avere una vita felice o che tante brave persone abbiano una vita infelice. Quel che tarda avverrà. La cattiveria, già lo avevano constatato gli antichi padri, è come un leone alla catena: prima o poi sbranerà il suo padrone ( ma considera anche quanto stress e tempo sprecato a tenerlo legato...) e la bontà è come una semina in una serra vigilata dal supremo giardiniere, prima o poi germinerà...sorrise e spirò.

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.musica di sfondo di Nazzareno Venturi (richiede explorer)

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