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Il Maestro sufi Mullā Sadr
ālDīn Shīrāzī (1571-1640) scrisse: «Ho
dovuto constatare di persona che oggi, a voler istruire gli ignoranti e gli incolti, ci si attira solo ostilitą.
Ho visto brillare in tutto il suo fulgore il fuoco infernale della stupiditą e dellaberrazione
[...]. Mi sono urtato allincomprensione di genti cieche alle luci e ai segreti della
saggezza [...], genti i cui sguardi non hanno mai oltrepassato i limiti delle evidenze
materiali, e le cui riflessioni non si sono mai innalzate al di sopra degli abitacoli
delle tenebre e della loro polvere [...]. Questo soffocamento dellintelligenza,
questo congelamento delle qualitą naturali, questa ostilitą della nostra epoca alla
conoscenza, alla gnosi, alla spiritualitą, al bene nostro e di tutti mi hanno consigliato
infine di nascondermi a loro, e di coltivare la saggezza e la via mistica nei ritiri
nascosti e sublimi che solo i sufi conoscono.» Fondatore
dello shīcismo teosofico, autore (tra laltro) delleminente
testo di filosofia mistica ālHikma ālMutacāliya fi ālĀsrār ālcaqliyya
ālArbaca (comunemente detto Āsrār). Da questo libro traggono
origine molte delle pił importanti ed universali considerazioni sufiche.
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musica di sottofondo di Nazzareno Venturi (richiede explorer)
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