striscia1.jpg (6992 byte)

rec1.JPG (9055 byte)

IRENE FERNANDEZ : LA SPIRITUALITA' DEL SIGNORE DEGLI ANELLI- ELLEDICI 2003

 

Una valida analisi della narrativa di Tolkien che ne mette in luce la ricchezza dei contenuti. Tutt'altro che favolette per adulti ma una allegorica rappresentazione della realtà umana, un modo a "specchio" per riflettere su quanto succede nel mondo. Tutt'altro che una banale contrapposizione tra bene e male , ma le difficili scelte che si riprongono in ogni uomo tra verità e menzogna, libertà e prevaricazione, per tutta la vita. Chi cede alla prepotenza che c'è in ogni sé ne viene consumato ed abbruttito. Sociologicamente si poteva descrivere la mediocrità umana generale ( seccata come gli hobbit da ogni   impegno serio) in cui il significato della vita si riduce a sopravvivere senza lode e senza infamia.  Ma  c'è chi ha il coraggio di cercare la verità tra quelle facili e parziali,  la pace aldilà della codardia ma nel vantaggio comune e nel rispetto reciproco, la  libertà che sà limitarsi per non invadere il prossimo evitando le licenzuisità della prepotenza (faccio quel che voglio) e del consumismo (scelgo cosa consumare: dagli oggetti alle  opinioni ideologiche reclamizzate) . Ma di più. Ci sono archetipi profondi del bene e del male che muovono gli uomini e che finiscono per inglobarli  a poco a poco nelle piccole scelte quotidine. Ma questo linguaggio realistico spesso non coinvolge l'animo. Così anche i testi sacri di ogni religione sono impregnati di simbolismo, di allegorie, di immagini mitologiche che loro stessi presentano in questo modo. E allora l'intelligenza e la fede permettono di trovare la verità reale nella parabola, oltre la fissità di una lettura letterale e fondamentalista. (N.V)

 

 

striscia1.jpg (6992 byte)